Fondato nel 1861 da Matthew Vassar (1792-1868), uomo d’affari, birraio e filantropo inglese, il Vassar College fu il primo istituto dedicato all’educazione femminile negli Stati Uniti d’America: finalmente anche alle donne veniva offerta un’istruzione pari a quella che fino a quel momento era riservata solo agli uomini. I corsi abbracciavano discipline diverse, dalla storia dell’arte all’educazione fisica, dalla geologia all’astronomia, dalla musica alla chimica, ed erano tenuti dai maggiori studiosi dell’epoca.
Luogo prescelto per l’edificazione del College fu Poughkeepsie, una piccola città sul fiume Hudson a nord di New York. Poco dopo aver aperto le sue porte, l’istituto si era già guadagnato una reputazione tale da portare alla fondazione del primo capitolo della Phi Beta Kappa – noto club esclusivo, nato nel 1776, riservato agli studenti più meritevoli – in un college femminile.
Nel cortometraggio muto Daisies (1910) May è una ragazza che, in procinto di fare il suo ingresso al college, difende il proprio diritto agli studi ribattendo alle obiezioni del fidanzato Harry. Location prescelta del film fu proprio il Vassar College, a sottolinearne l’importanza nell’istruzione delle giovani donne. Il titolo trae probabilmente ispirazione dall’antica tradizione di raccogliere le margherite nel campo universitario e farne delle coroncine decorative per il Class Day.
Fra le varie tradizioni ricordiamo anche quella della Giornata del Fondatore, che fu riportata con grande ironia da Jean Webster in Quando Patty andava al college. La scrittrice, figlia della buona società, frequentò il Vassar tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. A quei tempi scrisse alcuni articoli per il giornale universitario, cercando di riportare le notizie più brillanti e divertenti riguardanti la vita collegiale. Dopo la laurea, decise di raccogliere in un libro quelle avventure vissute con le compagne di classe, e in particolare con l’amata compagna di stanza, la poetessa Adelaide Crapsey. Quando Patty andava al college fu pubblicato nel 1903, ma ha visto la luce in italiano solo nel 2021 grazie alla traduzione di Sara Staffolani.
In Patty possiamo rintracciare la personalità briosa e intelligente di Adelaide, ma anche quella dell’autrice stessa. Attraverso le parole di Webster possiamo ancora udire le risate divertite delle studentesse, condividere la loro ansia per gli esami, lasciarci trasportare con nostalgia dal fruscio delle vesti, dall’odore degli scrittoi in legno e dalla bellezza dei calamai d’argento, mentre quelle ragazze, fra le pagine del libro, immagineranno eternamente la loro vita da adulte.
Il College decise di aprire le sue porte anche agli uomini nel 1969: con il suo tipico spirito pionieristico, fu il primo college femminile a diventare misto. Spinto a grandi falcate verso il futuro da progetti scientifici e orientamenti inclusivi, il Vassar College affonda le sue radici nell’idea di una donna: l’insegnante Lydia Booth fu colei che incoraggiò Matthew Vassar, suo zio, a realizzarla. Probabilmente Lydia acquisì tali interessi intellettuali alla scuola di Miss Pierce; secondo Miss Pierce, infatti, che aderiva fermamente alla nozione di “maternità repubblicana”, le donne erano responsabili dell’educazione morale e intellettuale dei figli e quindi dovevano necessariamente ricevere un’istruzione superiore. Proprio per la sua esortazione a fondare un college femminile, Lucy M. Salmon, professoressa di Storia, ha definito Lydia “la vera fondatrice del Vassar College”.