George MacDonald e Lewis Carroll: storia di un’amicizia
Per i lettori italiani che conoscono ancora poco George MacDonald può essere interessante esaminare alcuni aspetti particolari che riguardano la sua vita e le sue opere. Per questa ragione ho pensato a una serie di articoli da pubblicare in questo spazio, che prende il via oggi con un approfondimento curioso: l’amicizia tra il nostro autore e Lewis Carroll.
Nell’aprile del 1857, dopo aver trascorso alcuni mesi ad Algeri in cerca di un clima favorevole, la famiglia MacDonald si stabilì a Hastings, al numero 27 dell’allora fuori moda Tackleway. La casa è oggi segnalata con la famosa placca blu di ceramica dell’English Heritage e vi leggiamo: “George MacDonald Poet & Novelist Lived Here 1857-1860”.
In questa cittadina dell’East Sussex, lo scrittore strinse amicizia con il dottor Hale, medico omeopatico, a sua volta amico del dottor Hunt, esperto di disturbi del linguaggio. Lewis Carroll era allora in cura presso quest’ultimo per via della balbuzie e fu grazie a tali legami che il futuro autore di Alice nel paese delle meraviglie fu presentato alla famiglia MacDonald.
Nella sua estrema timidezza e nel suo imbarazzo generale a parlare ed esporsi in pubblico, Lewis Carroll dovette trovare affascinante quella grande famiglia che organizzava incontri culturali in casa, aveva una sua compagnia teatrale ed era profondamente impegnata nella conduzione di una vita cristiana attiva.
I due scrittori trovarono poi terreno comune nell’interesse per il Romanticismo tedesco e inglese, di cui sono intrise le loro opere. Ma della vicinanza letteraria tra i due, e soprattutto dell’influenza di MacDonald su Carroll, racconterò nella prossima occasione. Li accomunavano anche l’amore per gli animali e la ferma opposizione alla pratica della vivisezione, la fiducia nell’efficacia dell’omeopatia e, naturalmente, l’interesse per la religione, il teatro e la scrittura.
Lewis Carroll, fortemente attratto dalla dimensione infantile, strinse amicizia anche con i bambini, incontrando per primi Mary Josephine, la sua preferita, e Greville Matheson. Era l’estate del 1860 e Greville stava posando nello studio di Alexander Munro per la statua, ora in Hyde Park, “Boy with the Dolphin”.
Sono giunte fino a noi diverse fotografie scattate da Lewis Carroll che testimoniano quell’amicizia, come anche alcune pagine di diario. Con il passare degli anni, e soprattutto a causa del trasferimento in Italia dei MacDonald, i contatti si allentarono, ma l’amicizia tra i due scrittori, che durò per più di vent’anni, perdura nei meravigliosi libri di Alice. I piccoli MacDonald ne furono i primi fortunati ascoltatori.