Raccontare Anne Hathaway

Il mio nuovo saggio, Anne Hathaway. Vita e misteri della moglie di Shakespeare, pubblicato da flower-ed all’inizio del 2025, rappresenta il volume n. 26 della collana Windy Moors, che ospita libri dedicati alla storia e alla letteratura inglese. Per la copertina ho scelto delle grandi rose gialle che, secondo me, rimandano alla bellezza naturale dell’Inghilterra, ai giardini e ai cottage di campagna. E proprio il cottage di Anne Hathaway è il luogo storico più importante ancora esistente legato a lei e alla sua famiglia. Può essere visitato e ammirato in tutto il suo fascino grazie a una grande opera di restauro e conservazione portata aventi dall’ente che cura i luoghi legati a Shakespeare.

L’idea di scrivere un saggio dedicato ad Anne è nata dal grande amore che nutro da sempre per Shakespeare e per la letteratura inglese, ma anche dalla volontà di rendere giustizia a una donna che è stata spesso criticata e descritta negativamente nella letteratura e nel cinema, ma senza prove e certezze reali. Il compito che mi sono data è stato, quindi, quello di raccontare Anne Hathaway studiando tutte le fonti che la riguardavano, tentando di ricostruire l’intero arco della sua esistenza senza alcun pregiudizio.

Anne nacque nel 1556 a Shottery, un piccolo paese di campagna nella regione delle Midlands. Trascorse l’infanzia e la giovinezza lì, occupandosi della terra e degli animali, della cottura del pane e della preparazione della birra, imparando così a gestire la tenuta di famiglia, che risiedeva nel cottage dal 1543. Come sorella maggiore, aveva anche il compito di badare ai fratelli più piccoli. Non andò a scuola, essendo l’istruzione femminile fortemente limitata all’epoca. La sua vita scorreva quindi in questo modo, come figlia di una famiglia agiata di campagna.

Nella vicina cittadina di Stratford vivevano gli Shakespeare, intimamente legati agli Hathaway da un rapporto di amicizia. Così fu semplice per Anne e William incontrarsi, conoscersi e, a un certo punto, anche innamorarsi. In un modo un po’ rocambolesco, si sposarono, nonostante lei avesse ventisei anni e lui diciotto: William era quindi di diversi anni più giovane e per la legge del tempo ancora minorenne. Ebbero tre figli (uno dei quali, Hamnet, morì a soli undici anni) e il loro matrimonio durò per tutta la vita.

Il sottotitolo del mio saggio recita “vita e misteri”, perché la storia personale di Anne è avvolta in gran parte nell’oscurità, essendo le fonti a nostra disposizione davvero scarse. Io ho cercato tracce di Anne ovunque: ho consultato gli archivi e i registri parrocchiali, ho studiato i documenti di matrimonio e gli antichi testamenti, riunendo tutta la documentazione in cui era menzionata.

Ma esistono anche misteri di altro tipo che ammantano la sua figura, domande a cui ho tentato di dare una risposta. Per esempio, perché il padre nel testamento la chiamò Agnes invece di Anne? Qual era il suo vero nome? E poi, perché lei e Shakespeare si sposarono in tutta fretta? E ancora, perché Shakespeare le lasciò in eredità solamente “il secondo miglior letto con l’arredo”? Nel mio lavoro di ricerca e scrittura, ho voluto esaminare tutti gli interrogativi che la riguardano, senza mai dimenticare il contesto storico e sociale dell’epoca.

La grandezza di Shakespeare è immensa e innegabile. Quella di Anne Hathaway fu di vivere nell’ombra, sacrificandosi per fa sì che il talento letterario del marito potesse fiorire. Tornare sulle sue tracce ha significato per me riconoscerle il giusto valore nella Storia e, allo stesso tempo, restituire la voce a tutte quelle donne del passato il cui contributo viene spesso dimenticato.

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